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teoria e pratica astrologica

Secondo l’astrologia il cosmo è popolato di giganteschi animali, dal corpo fatto di astri e i movimenti lentissimi. Questi moti corrisponderebbero agli eventi della terra e ai destini degli uomini.

Se questo strano mito è stato concepito da tutti i popoli della terra, è perché esso racchiude una verità profonda: tutto ciò che esiste al principio era una stella, ha un’unica origine cosmica, e si può perciò considerare un solo grande organismo vivente. Da ciò deriva la tesi fondamentale dell’astrologia, quella correlazione fra macrocosmo e microcosmo che la scienza non ha ancora spiegato, ma che è suffragata da numerose ricerche statistiche.

Da quando in una notte stellata di 5000 anni fa uno scriba sumero, forse Asharidu di Ninive, o Nabuakirba, o Ishtarshumirish, alzò per la prima volta gli occhi al cielo per interrogarlo, l’uomo non ha mai smesso di cercare nelle stelle una risposta alle proprie domande.

Sono stati astrologi praticanti Galileo, Copernico, Keplero, Newton, sono stati cultori o appassionati di astrologia Dante, Bruno, Balzac, Goethe, e in tempi a noi più vicini Jung, Pessoa, Picasso, Fellini, filosofi come Feyerabend, scienziati premi Nobel come Kary Mullis, oltre che una miriade di famosi politici, attori, imprenditori.

Chi ritenga di saperne di più di questi personaggi, ha il diritto di disinteressarsene… 

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